La Sagrada Familia

Istanti di riflessione. Sono stato a Barcellona almeno un paio di volte, almeno un paio di volte ho visto questa assurda costruzione. E mai, poi mai, dico, ho avuto modo di fermarmi una decina di minuti. Ora ci siamo. Strano, ma ho l'impressione che non entreremo.

Stamattina, all'alba, verso mezzogiorno-l'una, dovevamo decidere cosa fare. E tre erano le possibilitá. Primo, potevamo farci un giro cultural vacanziero per la cittá di Barcellona, oppure potevamo andarcene a spasso sul lungo mare, magari anche a prendere il sole. In estrema ratio shopping virtuale visto che stiamo spendendo soldi a tassi di crescita allarmanti.

Alla fine ci muoviamo alla ricerca di un benzinaro che stavamo a secco. L'aria condizionara sputava aria fresca e finalmente respirabile. Poi, alla fine, programma alla mano siamo entrati in un centro commerciale e siamo usciti entrambi piú leggeri di qualche decina di euro.

Al mare non credo che ci andremo e ci rimane la Sagrada Familia.

Uof, fa un caldo cane.

1.15am Barcellona, La Rambla

Non saranno state dodici ore e piú di viaggio ad intimorici. Neppure il fatto che tornavamo dalla corsica sudati di sonno, con alle spalle una doppia dozzina di ore dormite in otto giorni.
Non ci ha frenato neppure il furto aggravato del dazio autostradale francese.

E così, quieti, stanchi un poco, malconci solo nelle espressioni del volto io e Matteo ci siamo parcheggiati in una sub stanza di quindicesima categoria ad un tiro di sputo da plaza cataluña, a quattro ore da ibiza e finalmente, a quindici ore dal tran-tran della città natale.

Giustappunto il tempo di controllare una mail, scrivere due scemenze sul blog e tornarsene alla movida.

Se non altro sono certo che jimmomo apprezzerá la dedizione estiva.