Mhttk' blog

giovedì, luglio 10, 2003

Un giorno prima.

Manca l'ultimo voltar della clessidra.
Crono! Gira. E la sabbia scende.

Ma siam pronti! siam pronti!

Ecco qui. Alla fine il momento giunge. Domani il colloquio con la commissione di tesi, l'ultimo prima del Grand publique.

Bisogna proprio ammetterlo sono pi� stufo che soddisfatto. La tesi il tempo suo l'ha fatto ed � giunta la stagione dei frutti maturi. Presto la raccolta.

Come mi capita di dire, vedremo, signori, vedremo.

Il bersaglio delle mie ultime isterie, dei miei vaneggiamenti sono due personaggi che abitano le giornate di questo laboratorio.

Nell'ordine mentale li ho messi in un posto accanto a Cip e Ciop. Esattamente. I due scoiattoli di Walt Disney.

Cip e Ciop. Certo, a sentir loro si intendono pi� nei panni de "il Colonnello Travis" l'uno e "James Bond" l'altro. Ma questa mia sacrilega visione non sembra (almeno credo) preoccuparli pi� di tanto.

La loro tesi � su questioni di un alto livello tecnologico e ingegneristico, cose da fantascienza. A legger il titolo della tesi loro sembra che da un momento all'altro stia per atterrare l'astronave di Star Trek. Cose strane. Cose difficili. Mistero.

Problema americano, approccio casareccio. Le innovazioni tecnologiche della patria stelle e strisce vengono contrastate dal genio artistico delle loro missioni da Bricofer, il rigore minuzioso dei teoremi della scienza sono rieducati ad approcci colla sega ed il martello. Le teorie sono solo concetti bui e privi di appeal.

Non foss'altro per formule matematiche alte nove piani e coi riporti sulle radici quadrate.

Quindi almeno una formulona da campionato del mondo, loro, nella tesi, ce la mettono.

E' la fissazione di Cip.
Cip vuole fa' bella figura. Coi numeri.
Ciop no. Lui si fida della sua cantina, del suo garage e delle canzoncine del fronte. Quelle che si cantavano nella grande guerra. Lui si fida dell'ombrellone da mare per saltare dal terzo piano. Perch� quello lo sa, funziona.

Ogni tanto ci si saluta la sera coi propositi di far meno tardi il giorno avanti. Poi, invece, ci si rincontra sempre pi� presto. Pi� stanchi. Un po' pi� demoralizzati.

Ma l'umore, in media, � alto. I discorrimenti del pomeriggio durante i minuti di pausa sono sempre colti e di elevato livello. Ognuno contribuisce col suo. Credo che imparare qualcosa di nuovo sia una delle pi� interessanti esperienze che si possano incontrare. Ho a disposizione praticamente una enciclopedia vivente della storia regia e repubblicana dell'italia marziale, una infinit� di appunti sul cocktail giusto al minuto della giornata giusto e considerazioni, mai ovvie, prese da almeno tre angolature differente.

E' bello. Qui, in questo laboratorio, abitano tre individui.

Una decina di giorni fa, quando il mio morale s'era scavato la fossa da solo e non ne voleva sapere di venir indietro dal camposanto, Cip e Ciop comunque ci pensavano loro a tenere l'umore della truppa in condizioni dignitose.
E la truppa eravamo noi tre. In effetti null'altro che pazientar delle stranezze che procedevo a presentare dovevano. E lo fanno. Senza chiedere, senza dire.

Il morale qui dentro si difende come si difende la patria in tempo di guerra. Il morale � la nostra trincea.
W noi!

Loro, comunque, accettano.
Cip e Ciop hanno un albero pieno di noci e un sacco di noci, tutto sommato, debbo io loro.
Quindi l'inverno � salvo.

Ho preparato un discorso per domani. Ho quindici minuti.
A me ne bastano dodici.

Dodici minuti su quindici. Credo che chi mi conosce almeno un po' sa sicuramente che se mi dessero la possibilit� io userei sei ore per fare l'introduzione. Sei ore per entrare nel vivo e sei ore per concluderla, l'introduzione.
Gi�.

Questo terrore ce lo avevano tutti. Il professore, Cip e Ciop, e anch'io.
Ma no. Se mi si vuole tarpare le ali io missile mi faccio e volo pi� rapido e svelto.
E ci metto di meno. Solo dodici minuti.

E' una sorta di record mio personale.

Che voglio trattenere solo per me. Quindi oggi ho chiuso la porta del laboratorio, legato per bene alla sedia Cip e legato all'altra sedia Ciop. Due mandate alla serratura e ho ripetuto la mia presentazione almeno un paio di volte. Per ciascuno.

Esatto per ciascuno dei presenti. Due per me, due per Cip e due per Ciop.
Cos� non saranno state sei ore, ma cavolo, un paio d'ore di stronzate da dire ce l'ho avute oggi.

Il giorno che mi metter� a girare un film per la prima li chiamo.
Li voglio in prima fila, sulle poltrone d'onore. Coi nomi su un foglietto, sulla poltrona.

Cip e Ciop.

Fantastico. Non ho idea delle cose che possono aver subito con me lasciato a ruota libera. Senza mai dire basta. A un mio film sarebbero capaci pure di applaudire. Li voglio.
Tutto. Qui si decanta in latino, greco, inglese, italiano, italiano volgare, italiota e loro l�.
Quasi ce credono. (Lasciamo stare le sottili ironie che trapelano nei momenti di pausa)

Fantastico. Io sono il loro posto in paradiso. S�, � cos�.
Io sono qui proprio per loro.

Quando sar� il momento, credo proprio che il purgatorio se lo siano fatti con me e quindi, lass�, sconto coi fiocchi.

Incredibile.In tutto questo loro strazio, alla fine mi dovrebbero pure ringraziare.

Non c'� bisogno.
C'� ancora la terza presentazione. Avranno tempo per ringraziarmi a dovere.

A presto.

:)


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